L'Archetipo

Cantina
Regione Puglia
Anno di fondazione 2010
Ettari vitati 20ha
Uve di proprietà Primitivo, Aglianico, Negroamaro, Fiano,Greco, Maresco, Marchione e Susumaniello
Indirizzo C.da Tafuri sp21 km7, Castellaneta, Italy

L’Archetipo è un’azienda agricola a conduzione familiare, situata in Puglia, a Castellaneta, nell’alto Salento ed a venti chilometri dalla città di Matera. A curare l’azienda agricola è Francesco Valentino Dibenedetto, contadino dalla nascita e in seguito anche agronomo. Già dagli anni ’80 inizia la conversione dell’azienda all’agricoltura biologica ma osserva che la vitalità dei propri terreni non procede come dovrebbe ed è per questo che, in seguito agli studi sul lascito culturale di Rudolf Steiner, nel 2000 passa al metodo biodinamico .
Dopo qualche anno di biodinamica, e una volta compreso il pensiero di Masanobu Fukuoka, giunge finalmente a praticare un’agricoltura del tutto sostenibile, in cui le sinergie tra tutti gli anelli dell’ecosistema sono finalmente innescate: l’Agricoltura Sinergica.
Questa nuova avventura si sviluppa insieme alla moglie Annamaria e i suoi quattro figli: Carlo Nazareno, Domenico, Andrea, e Maria Clelia. È grazie all’impegno costante e responsabile di tutti loro che è stata possibile la costruzione dell’attuale cantina, tutta in tufo, dove in queste precise condizioni climatiche è possibile la valorizzazione delle pregiate uve di proprietà senza l’uso della chimica.

L’agricoltura sinergica incorpora i principi di agricoltura biologica e biodinamica, ed aggiunge un presupposto fondamentale: si abbandona la scorretta pratica dell’aratura.
L’agricoltura sinergica ci concretizza in:
• No chimica di sintesi: ecosistema in cui tutti gli esseri viventi hanno la possibilità di vivere
• No aratura: auto-inerbimento del terreno con successiva formazione di humus; si crea per via dell’azione di compostaggio di flora e fauna presenti in un suolo Vivo, che sinergicamente interagiscono tra loro
• Humus: gli acidi umici sono in grado di filtrare e purificare l’acqua. Anche alle piante piace bere acqua pulita.
• Vigna sana: bassissimo utilizzo di zolfo e poltiglia bordolese.
• Sistema di allevamento a “controspalliera libera” in onore di Rudolf Steiner. La pianta cresce come, dove e quanto desidera senza la coercizione da parte di un altro essere vivente.

Le loro produzioni sono la massima espressione delle loro vigne. Naturali. Le sinergie derivanti dalla visione integrata di Humus, Terreno, Vigna e Clima permettono la comprensione profonda, completa, e concreta del concetto di Terroir.
• 20 ha vigneto (320 metri slm);
• Vitigni autoctoni: Primitivo, Aglianico, Negroamaro, Fiano e Greco; riscoperti vitigni ormai dimenticati come Maresco, Marchione e Susumaniello.
• Vendemmia rigorosamente manuale;
• Utilizzo di soli lieviti indigeni;
• No utilizzo di sostanze di chiarifica e stabilizzazione dei vini;
• No filtrazione;
• Basso contenuto di solfiti;
• Affinamento su fecce nobili;
• Metodo ancestrale di spumantizzazione.

In un momento storico caratterizzato dalla presenza di cibi standardizzati, si vuole affrontare l’importanza della presenza a tavola di una bevanda viva, ricca di tutta la biodiversità presente in un vigneto condotto secondo i principi del vivente, in grado di apportare vitalità e spiritualità al nostro essere. L’archetipo del Vino.